(1980-81) per suoni sintetici [disco Edipan PAN PRC S20-16] [7’]
Prima esecuzione assoluta: Varadero, Cuba, 19 aprile 1981
La macrostruttura è costituita da sette curve diverse che corrispondono alla rappresentazione grafica, in uno spazio bidimensionale con coordinate tempo (X) e frequenza (Y), delle variazioni di sette archi di circonferenza.
Tale macrostruttura determina i parametri formali (serie di ripetizioni, istante di inizio, durata, numero di voci, movimento nello spazio frequenza-tempo) di sette tipi di strutture ritmiche polifoniche; queste ultime sono generate graficamente sulla partitura non per crearne un parallelo musicale, ma perché esperienze precedenti hanno dimostrato che sia la percezione formale di figure visive, sia quella di eventi sonori sono controllate dalle stesse leggi.
Nel caso specifico sono stati utilizzati i principi descrittivi formulati dalla scuola della Gestalt: vicinanza, somiglianza, buona continuazione, ecc. La legge della buona forma, per esempio, favorisce la scelta di forme semplici, regolari, simmetriche, e tali sono le strutture usate. I suoni puri che le costituiscono (sinusoidi con leggera deviazione in frequenza) perdono la loro identità per dare vita a un “tutto” organico.
Essendo i principi gestaltici più efficaci quando uniti alla simmetria, sul canale sinistro si sono distribuite le stesse strutture del canale destro ma in forma speculare.
La composizione è stata realizzata con le risorse del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova.