(1995-96) per flauto dolce contralto e live computer [9’ 48”]
Prima esecuzione assoluta: Teatro Municipale di Cagli, 1996
Flauto dolce: Antonello Politano
Regia del suono: Roberto Doati
L’opera è la trascrizione per flauto dolce (a cura di Antonio Politano) di Donna che si copre le orecchie per proteggersi dal rumore del tuono, scritta nel 1992 per flauto traverso su commissione di SpaziomusicaRicerca (Cagliari). Porta un diverso titolo perché i suoni dello strumento acustico svolgono un ruolo timbrico e formale importantissimo, anche per la parte elettronica.
Come la precedente versione, è concettualmente divisa in tre parti.
La prima ha un carattere “primordiale”. Attraverso modalità esecutive che privilegiano il rumore (slap, jet whistles, ruggiti, tongue ram), emergono le componenti base della macchina flauto (strumento + esecutore): il tubo sonoro, il soffio, il respiro, ecc. Il computer viene usato per modificare, senza snaturare, i suoni del flauto, in particolare con dilatazioni/compressioni temporali e trasposizioni di altezza.
Le due nature, suoni di flauto e suoni sintetici, evolvono nella seconda parte seguendo un percorso “culturale” che è loro proprio: il flauto esegue dapprima segmenti microtonali, poi trilli timbrici su più ampi intervalli melodici e infine suoni multifonici. I suoni sintetici, timbricamente sempre più complessi, evidenziano le differenze, soprattutto prosodiche, con lo strumento acustico.
Infine la terza parte (una forma aperta?) vede l’apparizione di nuove “nature” sorte dall’incontro dei due mondi sonori: l’acustico e l’elettronico. Con una sorta di Live Electronics simulato (tutti i suoni del computer sono trattamenti in tempo differito dei suoni che il flauto produce dal vivo) la composizione si conclude in una “atemporalità” articolata con grandi pause.
L’opera è stata realizzata su personal computer con il programma di sintesi e trattamento del suono Music 5 nelle versioni del C.S.C., Università di Padova (Alessandro Colavizza) e L.M.A., CNRS di Marsiglia (Daniel Arfib) e con il programma di trattamento Phase Vocoder, versione del D.I.S.T., Università di Genova (Paolo Musico e Paolo Neri). Tutti i suoni di flauto trattati sono eseguiti da Antonio Politano. L’amicizia e la stima che a lui mi legano sono responsabili della nascita di questa versione.
Nell’anno delle celebrazioni della “scoperta” dell’America, la donna del titolo della precedente versione era una donna india che si difendeva da quello che credeva essere solo l’annuncio di un temporale. Un’armatura di cotone è tutto ciò che i guerrieri aztechi hanno da indossare a difesa del proprio corpo dal tuono dei cannoni.
La tecnologia informatica è l’armatura di cotone di cui talvolta mi rivesto per resistere all’angoscia dello scrivere.